Angela Carini si scusa con Imane Khelif
Angela Carini ha finalmente espresso le sue scuse a Imane Khelif, dichiarandosi pronta ad abbracciarla dopo l’incidente occorso sul ring, durante il quale si è rifiutata di salutarla. Mentre Carini ha riconosciuto il proprio errore, ci sono stati altri atteggiamenti inaccettabili, anche prima dell’incontro. Luca Hamori, dopo aver condiviso storie su Instagram contro Khelif, ha anche offeso l’atleta definendola un uomo, affermando: “Domani combattiamo contro un uomo. È stato dimostrato che Imane Khelif è un uomo. Non ho paura, sarebbe una vittoria più grande se vincessi io”.
Si auspica che, al termine dell’incontro, sia Imane a prevalere e che possa intraprendere azioni legali contro Hamori per le sue dichiarazioni.
Le scuse di Angela Carini
Carini ha dichiarato: “L’intero panorama della boxe non desiderava che salissi sul ring. Io, invece, desideravo essere presente. Ho combattuto come potevo. Anche i guerrieri devono a volte arrendersi. Mi sono sentita vicina a Imane, siamo persone. Viviamo entrambe un sogno, siamo all’Olimpiade, il nostro apice. Onore a lei; non ho mai giudicato, non sono qui per farlo. Se non l’ho salutata è perché non mi arrendo mai. Ho iniziato a combattere all’età di 12 anni e mi sono arresa solo quando ho ritenuto opportuno farlo.
Non ho il diritto di giudicare. Ho fatto il mio dovere di pugile e per la mia avversaria nutro un profondo rispetto. Mi dispiace per le polemiche. Questi commenti hanno influenzato entrambi. Non siamo robot, siamo esseri umani. Imane avrà sempre il mio rispetto.”
La Carini ha concluso: “Non era un gesto voluto. Chiedo scusa a lei e a tutti. Ero arrabbiata per la mia Olimpiade rovinata. Non ho nulla contro Khelif, e l’abbraccerei se la incontrassi di nuovo. Non era giusto vedere il mio sogno terminare così presto. Ho passato tre anni a prepararmi e volevo arrivare lontano. Devo chiedere scusa anche a mio padre; non avrei voluto onorarlo in questo modo. Sono demoralizzata, ma come mi ha insegnato, bisogna sempre combattere. Il ring è la mia vita.”