Serena Grandi si racconta in un’intervista esclusiva
Serena Grandi ha rivelato dettagli inediti su di sé durante un’intervista, esprimendo che riceve ancora un gran numero di sceneggiature, ma non ha intenzione di accettare ruoli se non trovano un reale significato per lei. La sua carriera è stata segnata dalla collaborazione con grandi registi come Pupi Avati, Tinto Brass e Paolo Sorrentino, il quale l’ha diretta nel pluripremiato film “La grande bellezza”. Oggi, l’attrice manifesta un interesse maggiore per la scrittura rispetto alla recitazione, affermando: “Sono troppo giovane per fare la nonna. Però posso fare benissimo la mamma, un ruolo che ho interpretato molte volte.”
Opinioni sulle attrici contemporanee
Grandi ha riflettuto sugli attuali standard del cinema, definendo le sceneggiature che riceve come “tutte all’acqua di rose”. Pur essendo ancora ricercata, dichiara di non voler accettare proposte superficiali. Ha condiviso anche delle considerazioni sui giovani attori, sottolineando: “Ci sono tutte queste nuove piattaforme, tante attrici e attori che poi in realtà sono sempre gli stessi… Ma forse è tutto giusto così. Che la ruota vada pure avanti.” Nell’intervista, le è stato chiesto di identificare un’erede tra le attrici odierne, ma lei ha replicato rapidamente che non ci sono più attrici paragonabili a quelle del passato, affermando che oggi mancano le dive: “Io vorrei ricordarmi il divismo, l’essere truccata per quel ruolo o resa brutta per un altro ruolo.”
Un passato difficile e la giustizia italiana
Nella conversazione, Grandi ha toccato anche un episodio del 2003, quando ha dovuto interrompere la sua carriera a causa di accuse riguardanti la droga. Anche se è stata completamente prosciolta, ha commentato: “La malagiustizia in Italia è qualcosa di aberrante. Se dovessi mettermi a parlare non ne usciremmo più.” L’attrice ha descritto la situazione con calma, spiegando che durante una perquisizione non è stata trovata alcuna sostanza illegale nella sua abitazione, salvo dei tortellini pronti per essere cucinati per gli agenti.
