Joker: Folie à Deux, Lady Gaga Rivela: ‘Sul Set ho Lasciato andare la Tecnica per dare Voce al Personaggio’

Joker: Folie à Deux, Lady Gaga Rivela: 'Sul Set ho Lasciato andare la Tecnica per dare Voce al Personaggio'

Joker: Folie à Deux al Festival di Venezia

Il film Joker: Folie à Deux, diretto da Todd Phillips, è tra i titoli più attesi del Festival di Venezia. A cinque anni dal trionfo del primo capitolo, che si è aggiudicato il Leone d’Oro in modo inaspettato, Phillips esprime il suo entusiasmo per il ritorno a Venezia, definendolo un punto di partenza logico per questo sequel. “Il primo film è stato accolto in modo eccellente, ma sono più nervoso per questo nuovo capitolo”, afferma il regista.

Un mix di drama e musical

La nuova pellicola si presenta come una combinazione tra courtroom drama e musical. Questo approccio è stato dettato dall’aspetto musicale della mente del protagonista, Arthur Fleck. Phillips sottolinea che la colonna sonora ha un ruolo centrale: “Da sempre, Arthur ha la musica nella testa e le scelte musicali sono state pensate in base alla sceneggiatura”.

Lady Gaga nel cast

Lady Gaga ha accettato di interpretare Harleen “Lee” Quinzel, spinta dal forte impatto emotivo del primo film. “La performance di Joaquin Phoenix è stata incredibile e mi ha ispirato a raccogliere una sfida del genere”, dichiara Gaga, enfatizzando la profondità della sua connessione con il progetto e la sua ammirazione per il personaggio di Fleck.

La dimensione musicale del film

La dimensione musicale è stata studiata attentamente. Joaquin Phoenix dichiara che il valore della musica è fondamentale per l’espressione dei personaggi e che molti brani sono stati tratti da standard classici del jazz. La scelta di cantare dal vivo durante le riprese ha influenzato notevolmente l’interpretazione: “Ogni registro è stato fatto in tempo reale, creando un’energia autentica”, commenta Phoenix.

Gaga aggiunge: “La musica è un mezzo attraverso il quale i personaggi possono esprimere le loro emozioni più profonde. Non ci siamo appoggiati solo al dialogo per comunicare”.

Futuro del franchise: ci sarà un Joker 3?

In merito a un possibile terzo film, Phillips è cauto: “Questo sequel conclude l’arco narrativo di Arthur. Ogni nuovo progetto dipende sempre dagli attori con cui lavorare”. Aggiunge che non si propone di rispondere alle critiche mosse al primo film riguardanti la violenza, sottolineando la complessità della produzione cinematografica.

Preparazione fisica e autenticità

Joaquin Phoenix ha intrapreso una preparazione fisica profonda, che ha incluso due mesi di prove per le scene di danza. Nonostante non voglia focalizzarsi sul peso perso, sottolinea che gli allenamenti sono stati fondamentali per raggiungere un’interpretazione genuina. “Il nostro obiettivo era raggiungere la spontaneità sul set”, spiega l’attore.

Le sfide del sequel

Le aspettative sono state un’ulteriore sfida durante la produzione. Phoenix osserva che, una volta iniziato il lavoro, è importante ignorare le pressioni esterne e concentrarsi soltanto sull’interpretazione: “Non eravamo più concentrati su un sequel, ma stiamo vivendo un’esperienza cinematografica”.

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Scritto da Augusto Clerici
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