Guillermo del Toro si scaglia contro l’IA generativa: Vale davvero la pena spendere per quei screensaver artificiali?

Guillermo del Toro si scaglia contro l'IA generativa: Vale davvero la pena spendere per quei screensaver artificiali?

Di recente, il regista premiato con l’Oscar, Guillermo del Toro, ha partecipato a un panel del BFI (British Film Institute) dove ha discusso del suo film Pinocchio e dell’affascinante mondo dell’animazione e della stop-motion.

Il contributo dell’intelligenza artificiale all’arte

Nel corso del dibattito, Del Toro ha condiviso aneddoti interessanti e retroscena, soffermandosi in particolare sulla questione dell’intelligenza artificiale generativa. Ha espresso la sua opinione sul contributo di questa tecnologia all’arte contemporanea.

Critica all’IA generativa

Il regista ha sottolineato come le opere create tramite algoritmi non possano essere considerate vere forme d’arte. Ha descritto i risultati dell’IA paragonandoli a semplici salvaschermi, evidenziando la loro mancanza di un elemento chiave: l’emozione.

“Quello che l’IA generativa riesce a produrre non è altro che insoddisfacenti screensaver. Il valore dell’arte non può essere misurato in base al costo di realizzazione o allo sforzo richiesto, ma piuttosto a quanto ci si sente personalmente coinvolti e a cosa si è disposti a rischiare nel rapportarsi a essa.”

Riflessioni sull’arte e sull’emozione

Del Toro si è chiesto quanto siano disposti a spendere gli individui per avere un prodotto che può evocare il dolore legato alla perdita di una persona cara oppure riflessioni su scelte di vita passate. Ha ribadito che tali creazioni non possono generare una connessione profonda con il pubblico, in quanto non sono in grado di trasmettere sentimenti autentici.

È possibile visionare il video completo dell’intervento, che esplora ulteriormente le sue idee e il suo approccio all’animazione e all’arte.

Guillermo del Toro al British Film Institute

Di seguito si presenta il video dell’intervento di Del Toro, che affronta il rapporto tra l’animazione artigianale e l’importanza dell’emozione nell’arte.

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Scritto da Augusto Clerici
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