Recensione di Agatha All Along: Le Streghe Torneranno a Sorprenderti?

Recensione di Agatha All Along: Le Streghe Torneranno a Sorprenderti?

La produzione di Agatha All Along potrebbe non sembrare una delle più attese tra le realizzazioni dei Marvel Studios. Il suo status di spin-off di una serie televisiva e il focus su Agatha Harkness, un personaggio relativamente noto solo a un pubblico di nicchia, contribuiscono a questa impressione. La strega, creata da Stan Lee e Jack Kirby nel 1970, aveva già fornito il meglio di sé in WandaVision, rendendo questa nuova serie potenzialmente superflua.

Nonostante ciò, va notato che è proprio grazie a personaggi minori e meno esplorati che si possono realizzare progetti di grande qualità. Ciò è dovuto a una minore pressione da parte del pubblico e la conseguente libertà creativa, che permette una narrazione più fresca e originale. Recentemente, sono stati visionati i primi quattro episodi della serie, offrendo così un quadro di luci e ombre più che positivo.

Primi episodi e tematiche

Il primo episodio presenta con sorpresa un personaggio, Agnes, detective di WestView, che si trova ad indagare su un omicidio. La narrazione si evolve con l’introduzione di un’agente dell’FBI e un adolescente goth che complica ulteriormente la trama. La rivelazione finale riporta alla luce il passato di Agatha Harkness e il suo desiderio di recuperare i poteri, concedendo così un contesto intrigante alla storia.

Il tono iniziale del primo episodio, ispirato a True Detective, cattura per la sua scrittura e cinematografia evocativa. Questa scelta coraggiosa suscita aspettative di maggiore originalità, anche se, gli ultimi dieci minuti portano la serie su percorsi più convenzionali del MCU, mantenendo un protagonista affascinante ma caricaturale.

Ocean’s Coven: un colpo di scena narrativo

Successivamente, la narrazione si trasforma, richiamando gli heist movie come Ocean’s Eleven. Agatha Harkness, insieme a un compagno misterioso, cerca di formare una congrega per ritrovare il suo potere. In questo episodio, si alternano abilmente momenti comici a sequenze più oscure, arricchendo la trama e rendendo omaggio alla cultura wicca.

Ciononostante, la trama principale prende piede solo al termine della seconda puntata, rimanendo aderente agli stilemi tipici delle produzioni Marvel ma introducendo anche elementi più cupi. La chimica tra i personaggi e il carisma di Agatha Harkness, interpretata da Kathryn Hahn, risaltano come punti di forza della serie.

Un potenziale inespresso

I primi episodi di Agatha All Along si dimostrano avvincenti e ben scritti, rimanendo in linea con l’universo magico della Marvel. Emerge un chiaro potenziale inespresso, dovuto alla mancanza di scelte audaci che potrebbero attrarre anche coloro che ambiscono a qualcosa di differente dalle solite serie sui supereroi. I risultati, pur sviluppandosi bene, rimangono distanti da produzioni come Moon Knight o Ms. Marvel, dimostrando che, per quanto affascinante, la serie non si discosta troppo dalla consueta proposta del genere.

Si può concludere che la strada delle streghe per Agatha è ancora lunga, con margini di miglioramento e possibilità di esplorare sentieri più interessanti nella serie.

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Scritto da Augusto Clerici
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