Chiara Ferragni rompe il silenzio e risponde al dissing di Fedez: Sono stanca di tacere

Chiara-Ferragni

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Nel pomeriggio odierno, Fedez ha rivelato un’anticipazione del suo nuovo brano, che si presenta come un dissing nei confronti di Tony Effe. Il testo appare chiaramente una critica anche a Chiara Ferragni. Le rime sono inequivocabili, esemplificate dalla frase: “Ti hanno mai spiegato la differenza fra un tumore / E uno str0nzo che è accusato di essere un truffatore? / Mi spiace che Chiara ti abbia dato confidenza / Almeno con te possiamo dire che ha fatto beneficenza”. Questo brano funge da risposta a un precedente attacco di Tony Effe, il quale ha insinuato che Fedez sia fuggito nei momenti di difficoltà.

la reazione di chiara ferragni

La canzone completa sarà pubblicata stasera, e Chiara Ferragni ha deciso di rompere il silenzio, esprimendo la sua opinione. Ha dichiarato: “Questa sera non uscirà l’ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati dieci mesi molto difficili. Sto cercando di andare avanti nonostante tutto e chiedo solo di essere lasciata fuori da questi giochi”.

una vicenda delicata

Chiara continua, affermando che è stanca di subire attacchi ingiustificati, pettegolezzi e critiche infondate. La sua volontà è quella di mettere fine a questa situazione e poter vivere tranquillamente, senza essere coinvolta in dinamiche che non la riguardano. La canzone di Fedez, intitolata “Allucinazione Collettiva”, non sembra esserne un nuovo insulto diretto a Tony Effe, ma piuttosto una “finta canzone romantica”, già giudicata da Chiara come priva di sincerità.

conclusioni sul dissing

Questa situazione continua a generare interesse tra i fan e i media, poiché il confronto tra Fedez, Tony Effe e Chiara Ferragni si fa sempre più acceso. L’attesa per la pubblicazione della canzone cresce, e non si può fare a meno di chiedersi quali altri sviluppi porterà questa vicenda.

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Scritto da Augusto Clerici
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