Adriano Celentano risponde a Teo Teocoli: il motivo sorprendente dietro il silenzio telefonico

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Adriano Celentano –
Recentemente, Teo Teocoli ha fatto un appello a Adriano Celentano, ricevendo una risposta tramite Instagram da parte del noto artista.

Adriano Celentano durante un programma tv –

Qualche tempo fa, Teo Teocoli aveva espresso la sua preoccupazione per Adriano Celentano, affermando: «È scomparso, non risponde al telefono. Provo a contattarlo da quattro anni.» Questo appello sembra aver raggiunto l’attenzione del Molleggiato, il quale ha deciso di rispondere, rivelando un’affettuosa connessione con un amico di lunga data.

la risposta di adriano celentano a teo teocoli

La relazione tra Adriano Celentano e Teo Teocoli è stata sempre caratterizzata da una sincera amicizia, nonostante i percorsi di vita differenti intrapresi da entrambi. Attualmente, Celentano ha scelto di ritirarsi dalla vita pubblica, vivendo in serenità nella sua residenza privata. D’altra parte, Teocoli continua a essere attivo nel settore dello spettacolo, ed è stato proprio lui a lanciare un appello al suo amico.

Il Molleggiato ha quindi ritenuto opportuno rispondere sui social media, chiarendo la situazione. Nelle sue parole: «Ciao Teo, ma cos’è questa storia? Ho letto sui giornali che tu soffri perché io non rispondo alle tue telefonate… ma se io non rispondo è perché ti voglio BENE! Come fai a non capirlo? Tu non devi essere triste, se no poi mi intristisco anch’io… Ricordi quante risate… e le più eclatanti erano proprio quando a sbagliare ero io che avevo scritto il copione, e non tu… Avresti dovuto vedere la tua faccia… quindi chiama pure se vuoi, tanto io non ti rispondo…».

Queste parole rappresentano un tentativo di Celentano di alleggerire la situazione, dimostrando affetto nei confronti dell’amico, nonostante i silenzi prolungati. Teocoli, in precedenza, aveva rivelato di sentirsi amareggiato per la mancanza di riscontri, affermando: «È scomparso e non parla più con nessuno. Ha avuto una delusione artistica, ma che cao. Abbiamo festeggiato quaranta compleanni insieme… ora è come se fosse morto».

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Scritto da Augusto Clerici
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