legge sulla gestazione per altri in italia
Recentemente, la gestazione per altri è stata dichiarata un reato universale in Italia tramite una legge promossa da Fratelli d’Italia, che ha ottenuto il supporto della maggioranza in Senato e alla Camera. Questa misura ha suscitato forti critiche da parte di tutti i partiti di opposizione, con la dichiarazione di Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle che ha definito la legge un vero e proprio obbrobrio giuridico. Anche la comunità LGBT+ ha manifestato il proprio dissenso, ritenendo inaccettabile questa disposizione.
la reazione di priscilla
Un’esponente della comunità, Priscilla, conduttrice di Drag Race Italia, ha espresso apertamente il suo disappunto nei confronti di varie figure pubbliche che, a suo avviso, non hanno reagito adeguatamente a questa legislazione. Ha criticato le “madrine dei Pride” e le “icone gay” per il loro silenzio, affermando: “Troppo impegnate per esprimersi pubblicamente sulla vergognosa decisione del Senato in merito alla GPA”. In seguito all’approvazione della legge, molti esponenti che avevano presenziato ai Pride estivi hanno ridotto al silenzio la loro voce su tale questione, puntando invece su eventi festivi.
difficoltà per priscilla in tv
Mariano Gallo ha fatto notare le difficoltà che incontrano figure come Priscilla nell’ottenere opportunità televisive. Secondo quanto riportato, la sua agente ha riscontrato difficoltà nell’inserire Priscilla in altri formati televisivi al di fuori di Drag Race Italia. Gallo ha spiegato che tale restrizione è eletta a causa di un retaggio culturale che non riconosce la drag queen come un’artista, ma piuttosto come un intrattenitore di basso profilo.
“Io faccio ancora difficoltà. La mia agente fa ancora fatica a trovarmi un lavoro in altri programmi televisivi. […] Questo perché c’è questo background culturale che non considera una drag queen come un’artista ma considera la drag come un fenomeno da baraccone.”
