scontro sull’intervista di salvini al tg1
Il vicepremier Matteo Salvini ha rilasciato un’intervista di oltre quattro minuti durante il Tg1 delle 20, sollevando polemiche e scontri politici. In tale occasione, Salvini ha attaccato il sistema giudiziario, collegando le questioni relative al caso Albania con il tema dell’immigrazione, per poi affrontare il suo processo legato al caso Open Arms.
le reazioni della politica
Il Partito Democratico ha risposto duramente, definendo l’intervista un “megafono della propaganda” del leader leghista. Il Comitato di Redazione (Cdr) del Tg1 ha sottolineato come il servizio pubblico debba mantenere una posizione super partes, lamentando una possibile “lesione all’equidistanza” del notiziario. A tale affermazione, la Lega ha contestato, accusando i Democratici di voler “imbavagliare la Rai”.
l’attacco di salvini ai magistrati
Nel contesto di uno scontro accesso fra governo e giustizia, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha definito “abnorme” la sentenza del tribunale di Roma che ha obbligato il rientro in Italia di migranti trasferiti in un centro in Albania. Salvini ha sollevato interrogativi sulle responsabilità, dichiarando:
“Se qualcuno di questi dodici domani commettesse un reato, chi ne paga le conseguenze? Il magistrato che li ha riportati in Italia?” e ha continuato: “Vorrei sapere perché i magistrati non pagano mai per i propri errori”.
Successivamente, il vicepremier ha fatto riferimento al proprio procedimento per il caso Open Arms, asserendo che “qualche magistrato ha il potere di annullare il voto popolare e le leggi del governo”.
la posizione del pd e del cdr
Elly Schlein, segretaria del PD, ha definito l’intervista di Salvini un “comizio delirante” e ha invocato la necessità di difendere l’indipendenza della magistratura. Ha accusato l’ente radiotelevisivo di essere ridotto a strumento del governo, con l’intenzione di smantellare la separazione dei poteri.
La nota del Cdr ha ribadito che gli oltre quattro minuti di intervista al ministro, imputato nel processo Open Arms, sono stati percepiti come una compromissione di uno dei principi fondamentali del giornalismo: l’equidistanza tra le parti in causa.
- Matteo Salvini (vicepremier)
- Elly Schlein (segretaria PD)
- Carlo Nordio (Ministro della Giustizia)
