Scopri la Nuova Vita di Laura Efrikian: L’Indimenticabile Ex di Gianni Morandi

Laura-Efrikian-oggi

La figura di Laura Efrikian è emblematicamente legata agli anni ’60 e ’70, epoca in cui si affermò come uno dei volti più amati della televisione e del cinema italiano. La sua leggiadria e il suo sorriso unico hanno contribuito a farla diventare un’icona, e la sua vita privata, in particolare la famosa storia d’amore con Gianni Morandi, continua a catturare l’interesse del pubblico. Dopo la fine della sua relazione con il noto cantante, Laura ha scelto di intraprendere un percorso di vita completamente diverso, spostando l’attenzione lontano dai riflettori.

Originaria di Treviso e nata il 14 giugno 1940, Laura Efrikian cresce in una famiglia di origini armene. Suo padre, Angelo Efrikian, era un violinista di successo, e la giovane Efrikian viene immersa fin da subito nel mondo dell’arte. Il suo talento si manifesta precocemente, tanto da portarla a studiare recitazione e a diventare nel corso degli anni ’60 una delle figure più rappresentative della televisione italiana, esordendo come “signorina buonasera”. La sua bellezza sincera e le sue abilità artistiche le permettono di emergere rapidamente, partecipando a diversi “musicarelli”, film musicali tipici dell’epoca, in compagnia di celebrità come Gianni Morandi.

la storia d’amore con gianni morandi

Durante le riprese del film In ginocchio da te, Laura Efrikian incontra Gianni Morandi. La loro storia d’amore inizia quasi come un romanzo, con un colpo di fulmine che segna l’entrata di entrambi in una relazione profonda e appassionata, nonostante le pressioni esterne che mettono a rischio la carriera di Morandi. Il timore che il matrimonio possa influenzare la sua immagine di eterno ragazzo è diffuso, ma nel 1966 i due si uniscono in matrimonio, creando una famiglia con tre figli: Serena, la cui nascita porta grande dolore, Marianna, nel 1969, e Marco, nel 1974. Col passare del tempo, Laura si accorge di dover sacrificare la propria carriera per sostenere quella di Gianni, una scelta che inevitabilmente genera un forte senso di vuoto in lei.

Nel 1979, dopo lungo tempo passati a cercare un equilibrio, Laura e Gianni decidono di separarsi. La loro relazione, intrisa di amore e sacrifici, si conclude, ma il rispetto reciproco continua a perdurare. Nonostante il divorzio, Laura resta fortemente legata alla sua famiglia e cresce i figli con dedizione.

Successivamente al divorzio, Laura si allontana dal mondo dello spettacolo, focalizzandosi su iniziative di solidarietà, in particolare in Africa. Questo nuovo impegno diventa cruciale nella sua vita, consentendole di raccogliere fondi per migliorare la salute e l’educazione nei villaggi africani.

la vita oggi e la riservatezza di laura

Attualmente, Laura Efrikian vive in una realtà più tranquilla e riservata, lontana dall’attenzione dei media. Non si hanno notizie riguardo a nuove relazioni, in quanto ha scelto di non esporsi pubblicamente. Il legame con i suoi figli e nipoti rimane saldo, e spesso trascorre momenti preziosi in loro compagnia, mantenendo un affetto sincero anche verso Gianni Morandi.

Il suo costante impegno nell’ambito umanitario continua a rivestire un ruolo centrale nella sua vita, elemento che testimonia come Laura abbia saputo trovare una nuova dimensione di soddisfazione personale lontano dai riflettori.

gli efrikian famosi: un’eredità artistica di famiglia

La famiglia Efrikian è caratterizzata da un ricco patrimonio di talenti. Il padre di Laura, Angelo Efrikian, è stato un noto violinista e direttore d’orchestra, contribuendo a instillare una passione per l’arte anche nei suoi familiari. Il fratello, Gianni Efrikian, è un musicista e compositore, attivo nel panorama musicale italiano.

Rimanendo in linea con la tradizione artistica, il nipote Brando Efrikian, figlio di Gianni, ha recentemente guadagnato visibilità partecipando al programma TV Uomini e Donne. La famiglia Efrikian continua così a mantenere vivo il proprio legame con l’arte e la cultura, trasmettendo valori significativi da generazione in generazione.

Scritto da Augusto Clerici
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