Scopri il Legame Familiare di Jovanotti: Un Padre in Vaticano e Una Madre Maestra di Vita

Jovanotti

Il talento e l’energia di Jovanotti affondano le radici in una famiglia che ha avuto un impatto significativo sulla sua vita e carriera musicale. I genitori di Lorenzo Cherubini, Mario Cherubini e Viola Cardinali, hanno giocato un ruolo cruciale nella formazione dell’artista attraverso i loro insegnamenti e il loro amoroso sostegno, costellati da esperienze di sacrificio e dedizione.

mario cherubini: la figura protettiva

Nato nel 1934 a Cortona, Comune toscano di piccole dimensioni, Mario Cherubini ha sempre dimostrato di possedere una personalità forte e carismatica, influenzando profondamente la vita del figlio. Dopo essersi trasferito a Roma, ha intrapreso una carriera nel Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, dedicandosi con impegno e responsabilità al servizio dello Stato Pontificio. La sua caratteristica esuberanza e la presenza costante lo hanno reso un punto di riferimento fondamentale per la famiglia Cherubini, rappresentando i valori di forza e integrità.

Il legame di Mario con Lorenzo era profondo, sostenendolo in ogni fase della sua vita, anche quando le scelte del figlio sembravano distanti dai principi professionali che lui incarnava. La morte di Mario nel 2015 ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di Jovanotti, che ha voluto dedicargli la canzone “Mario”, inclusa nell’album Lorenzo 1994. Questo brano rappresenta un tributo personale a un uomo che ha influenzato sostanzialmente il percorso del figlio, ricordando momenti significativi, come la partecipazione ai funerali degli agenti della scorta di Aldo Moro.

viola cardinali: la resilienza silenziosa

Al fianco di Mario, si trova Viola Cardinali, nata nel 1935, una donna caratterizzata da una forza interiore e una grande riservatezza. Viola ha dedicato la propria vita alla famiglia, trasferendosi a Roma per affrontare le sfide quotidiane al fianco del marito e crescendo i loro quattro figli con amore e dedizione. La sua esistenza, però, è stata segnata da difficoltà, inclusa una depressione che all’epoca era comunemente conosciuta come esaurimento nervoso, come recentemente condiviso da Jovanotti stesso.

Viola ha affrontato la vita con resilienza, desiderando sempre che i suoi cari vivessero momenti di gioia. Jovanotti ha spiegato: “Ho sempre cercato di farla ridere, ero il clown di casa. Tutto ciò che ho realizzato, anche dopo la sua scomparsa, è stato fatto per il sorriso di mia madre”. La morte di Viola, avvenuta nel 2010, ha generato un’immensa tristeza in Lorenzo, che ha canalizzato il suo dolore nella musica, dedicando a lei la commovente canzone “Le tasche piene di sassi”, inclusa nell’album Ora del 2011. Questa canzone esprime un profondo riconoscimento al suo amore e alle sfide affrontate nella vita.

Mario e Viola hanno rappresentato due poli fondamentali nel mondo di Jovanotti: forza e delicatezza, rigore e dolcezza. Le loro esperienze di vita e gli insegnamenti ricevuti continuano a trovare eco nella musica del cantautore, che riesce a trasformare le sue esperienze familiari in opere artistiche. La storia di Mario e Viola è un tributo emotivo, evidenziando il profondo legame che Lorenzo ha costruito con i suoi genitori, legame che si riflette in ogni nota della sua musica.

La narrazione di Mario e Viola, pur essendo semplice, è intrisa di emozioni, costituendo il cuore pulsante della creatività di Jovanotti. Le loro vite continuano a risuonare nella sua arte, rendendo omaggio a due figure che hanno segnato indelebilmente la sua esistenza.

Scritto da Augusto Clerici
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