Naska in Concerto: Omaggio Esplosivo ai Red Hot Chili Peppers con il Leggendario Calzino

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Il Freak Show di Naska a Milano

Naska ha presentato il suo attesissimo Freak Show questa sera al Forum di Milano, l’unica data presente in città.

Il noto artista ha annunciato l’evento tramite Instagram con un post che recitava: “Venghino Signori Venghino. Il Circo sta per arrivare in Città. Ci vediamo il 7 Dicembre al Forum di Milano per l’unico evento del Freak Show 🎪🎪🎪 Ps: abbiamo aggiunto altri posti in Parterre 🖤”. Durante la performance, alcuni spettatori hanno avuto modo di notare il suo abbigliamento audace, comprendente un costume di colore carne e un enorme calzino appeso, un chiaro riferimento ai Red Hot Chili Peppers. Mentre molti hanno trovato la scelta divertente, altri, come l’esperto di moda Giovanni Ciacci, hanno espresso il loro disprezzo, commentando su Twitter la situazione come “cattivo gusto”.

Controversie e polemiche con Fedez

Recentemente, Naska ha attirato l’attenzione dei media non solo per la sua musica ma anche per una controversia avente come protagonista Fedez. Il conflitto iniziò in seguito a una scazzottata, nel quale Naska ha espresso le sue considerazioni su un episodio che coinvolgeva la famiglia di Fedez. Un post di un amico di Naska contenente contenuti inappropriati sulla consorte di Fedez ha innescato la reazione discorsiva del rapper, il quale ha chiesto scuse al suo interlocutore per le risate causate da una situazione tanto delicata.

“Tre contro uno? Mezza s3ga. Non sono un attivista e non sapevo che la violenza è il mezzo prediletto di chi si batte per la salute mentale e il benessere dei giovani. La prossima volta che vai ad un convegno invitami,” ha dichiarato Naska pensando a Fedez.

La replica di Fedez è stata altrettanto diretta: “Per me possiamo avere tutti i problemi del mondo, ma nel momento in cui ti metti in mezzo a una cosa così spregevole in cui vengono messi in mezzo i miei figli. Le persone devono sapere che se toccano i miei figli io perdo il controllo.”

Scritto da Augusto Clerici
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