l’obbligo di gara pubblica per il festival di sanremo
La recente sentenza del TAR della Liguria ha stabilito l’obbligo di assegnare il Festival di Sanremo mediante gara pubblica, a partire dal 2026, suscitando vivaci discussioni. Tra le voci che si sono espresse, si distingue il commento di Iva Zanicchi, celebre vincitrice di tre edizioni del Festival, che ha lanciato una provocazione intrigante: un Festival condotto da Stefano De Martino e diretto artisticamente da Maria De Filippi sotto l’egida di Mediaset.
l’idea di un festival con mediatica
In un’intervista a Libero, Iva Zanicchi ha detto: “Il Festival e la Rai sono un binomio storicamente vincente, ma non è da escludere che altre emittenti possano gestirlo in modo adeguato. Mediaset con De Martino alla conduzione e Maria De Filippi in veste di direttrice artistica rappresenterebbe il massimo possibile”. Tale proposta ha stimolato l’immaginazione del pubblico, portando a riflessioni su un possibile rinnovamento del Festival sotto personalità molto amate dal grande pubblico.
le implicazioni della sentenza
La decisione del TAR segna un cambiamento significativo per il Festival. Il Comune di Sanremo, detentore del marchio, dovrà indire una gara pubblica per la gestione dell’evento. Questa evoluzione potrebbe segnare la fine della storica monopolio della Rai, aprendo ad emittenti concorrenti e piattaforme digitali il compito di organizzare la kermesse.
l’impatto economico del festival per la rai
Il Festival di Sanremo rappresenta una delle principali fonti di guadagno per la Rai. Nell’edizione del 2024, i ricavi pubblicitari hanno superato i 50 milioni di euro, registrando uno share medio del 60% durante le serate decisive. Questi dati dimostrano l’importanza del Festival non solo in termini di intrattenimento ma anche sotto il profilo economico.
In aggiunta ai guadagni diretti, Sanremo genera un notevole interesse mediatico, assicurando alla Rai un ruolo predominante nell’intrattenimento culturale italiano. La perdita dell’esclusiva rappresenterebbe un impatto significativo, sia finanziariamente che visivamente.
le prospettive future: discovery e amadeus
In aggiunta, Iva Zanicchi ha suggerito che il gruppo Discovery potrebbe partecipare alla gara per l’assegnazione del Festival, proponendo nuovamente la figura di Amadeus come conduttore sul canale Nove: “Amadeus ha creato edizioni straordinarie. È un organizzatore eccezionale, un conduttore di grande valore e merita profonda stima.” Il ritorno di Amadeus, già sinonimo di successo nella direzione artistica, potrebbe garantire continuità e qualità all’evento, anche con un nuovo gestore.
Le proposte di Iva Zanicchi, unitamente alle recenti pronunce del TAR, aprono a scenari inesplorati per il Festival di Sanremo. L’idea di un Festival di marca Mediaset o trasmesso da altre piattaforme potrebbe apportare un’evoluzione storica, oltreché un’opportunità per rinnovare il format.
Il futuro del Festival, al contempo, si presenta sempre più incerto e ricco di sfide, richiedendo un delicato equilibrio tra tradizione e innovazione per mantenere vivo l’interesse del pubblico.