Il panorama musicale statunitense si arricchisce di eventi legati alla politica, con un avvenimento di grande rilievo. L’inaugurazione di Donald Trump, prevista per il 20 gennaio 2025, ha suscitato l’interesse non solo per il significato politico ma anche per la partecipazione di personalità di spicco del mondo della musica.
Il coinvolgimento di una celebre cantante
Carrie Underwood sarà l’artista che si esibirà alla cerimonia di insediamento di Trump. Questa scelta ha sollevato una notevole onda di critiche nei suoi confronti. Nel tentativo di giustificare la propria partecipazione, Underwood ha dichiarato: “Amo il nostro Paese e sono onorata di essere stata invitata a cantare all’Inaugurazione e di essere una piccola parte di questo grande evento storico. Sono onorata di rispondere alla chiamata in un momento in cui dobbiamo unirci tutti nello spirito di unità e guardare al futuro.”
Le reazioni dei fan non si sono fatte attendere, molti dei quali la accusano di contraddire le proprie posizioni precedenti:
- “Non fare più la paladina dei diritti, se poi accetti questi inviti.”
- “Le tue dichiarazioni di questi anni non vanno d’accordo con questa mossa.”
- “Se pensi che potremo mai perdonarti ti sbagli.”
Reazioni e dichiarazioni di Trump sulle popstar
Dallo stesso presidente Trump, le critiche verso alcune popstar del panorama musicale non si sono risparmiate. In un suo commento, ha definito Madonna “disgustosa” per le sue dichiarazioni durante il Women’s March di Washington, affermando che ha danneggiato la causa femminile. In merito a Lady Gaga, Trump ha espresso un giudizio negativo e ha perfino dichiarato di possedere storie compromettenti sulla cantante.
In aggiunta, ha riservato parole dure anche per Taylor Swift, affermando che la sua carriera subirà conseguenze per il suo sostegno a Kamala Harris, evidenziando la tensione tra il mondo della musica e quello della politica.