La recente comparsa del regista M. Night Shyamalan presso il tribunale di Riverside, in California, ha suscitato notevole interesse. Il motivo di tale convocazione riguarda un’accusa di plagio presentata da Francesca Gregorini, regista italo-statunitense, in relazione alla serie televisiva Servant, disponibile su Apple TV+.
Dettagli della causa di plagio
Francesca Gregorini ha avviato una causa per un ammontare di 81 milioni di dollari, sostenendo che Shyamalan avrebbe copiato elementi significativi dal suo film del 2013, La verità su Emanuel. Durante l’udienza, l’avvocato di Gregorini ha mostrato alla giuria clip estratte sia da Servant che da La verità su Emanuel, sottolineando la similitudine tra le due narrazioni. In particolare, entrambe le opere si concentrano sulla trama di una madre che tratta una bambola come se fosse una figlia reale, con una tata che sostiene questa illusione.
Le dichiarazioni della difesa
Il legale di Shyamalan, Brittany Amadi, ha controbattuto affermando che lo sviluppo di Servant era iniziato prima della realizzazione di La verità su Emanuel. Ha accusato Gregorini di cercare un profitto non giustificato, dichiarando: “La signora Gregorini sta cercando di ottenere un guadagno immotivato per un lavoro che non ha fatto”.
Prossimi passi e considerazioni
La giuria sarà chiamata a esaminare La verità su Emanuel e i primi tre episodi di Servant. È importante notare che il film di Gregorini ha avuto una performance economica modesta, con incassi minimi a Los Angeles e Philadelphia. Per dimostrare la violazione del copyright, l’accusa dovrà stabilire una sostanziale somiglianza tra i due progetti e dimostrare che vi sia stato accesso al lavoro originale da parte dei creatori di Servant.
- Francesca Gregorini (regista)
- M. Night Shyamalan (regista)
- Brittany Amadi (legale di Shyamalan)
- Jessica Biel (protagonista di La verità su Emanuel)
- Kaya Scodelario (protagonista di La verità su Emanuel)