Silvio Berlusconi ha svelato diverse sfaccettature della sua giovinezza, raccontando sogni e aspirazioni che hanno caratterizzato i suoi anni formativi. Questi dettagli forniscono un interessante spaccato su chi fosse prima di intraprendere la sua carriera politica e imprenditoriale.
il desiderio inespresso di diventare carabiniere
Nel 2011, durante l’apertura dell’anno accademico della Scuola ufficiali dei carabinieri, Berlusconi manifestò il desiderio di arruolarsi nell’Arma: “Se la vita non mi avesse condotto verso altre strade, avrei voluto entrare nell’Arma.” Questo sogno mai realizzato mette in luce un lato inaspettato dell’ex presidente del Consiglio, il quale ha sempre espresso profonda ammirazione per i carabinieri, considerandoli “il meglio del nostro Paese.”
Inoltre, Berlusconi rivelò che avere un familiare carabiniere era un aspetto apprezzato durante le selezioni dei dipendenti per le sue aziende. “Dei 56mila dipendenti che ho avuto, circa tremila sono stati valutati da me e, quando scoprivo che avevano un genitore o un nonno carabiniere, approvavo immediatamente,” ha dichiarato con orgoglio.
una carriera musicale sfiorata
Prima di diventare un personaggio influente in Italia, Berlusconi si esibiva come cantante su navi da crociera. Durante l’adolescenza, con il supporto dell’amico Fedele Confalonieri, si esibiva in vari locali di Rimini, come il noto Sombrero e l’Embassy. In seguito, portò il suo talento anche sulle navi turistiche, dove intratteneva gli ospiti con le sue performance musicali.
Intervistato da Maurizio Costanzo, Berlusconi rivelò che, nonostante il buon inizio, fu dissuaso da suo padre dal proseguire una carriera musicale: “Cantavo anche in un night club, ma mio padre mi ammonì, dicendomi che non potevo fare il cantante per tutta la vita.” Queste parole segnarono la fine della sua breve carriera nel canto, anche se il suo amore per la musica è rimasto intatto.
l’infanzia e i lavori precoci
Durante la sua giovinezza, Berlusconi si dedicò a vari lavoretti per aiutare la famiglia. “A otto anni ho imparato a mungere le mucche e come ricompensa ricevevo del formaggio,” ricordò con un sorriso. Queste esperienze formative hanno contribuito a plasmare la sua determinazione a costruire un futuro oltre la quotidianità.
una decisione che cambiò il suo destino
Nel 1963, grazie al supporto del padre, che gli affidò il TFR, Berlusconi decise di investire nel settore edilizio. “Fu un atto di coraggio e fiducia. Volevo creare delle città giardino con strade sicure per i bambini e spazi verdi,” spiegò. Già da quel momento, manifestò una visione imprenditoriale che avrebbe dato avvio alla sua carriera, seppur lontana da quella desiderata nell’Arma.