Canzoni di Sanremo 2025: Le Stroncature di Quattro Grandi Artisti

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Il Festival di Sanremo, uno degli eventi musicali più attesi in Italia, ha dato avvio alle prime anticipazioni riguardanti i brani in competizione. Molti giornalisti hanno avuto l’opportunità di ascoltare le canzoni in gara e alcuni di loro hanno già espresso i loro giudizi e valutazioni. Questo articolo si concentra sulle recensioni del giornalista Francesco Prisco de Il Sole 24 Ore, il quale ha rilasciato opinioni variegate, oscillando tra apprezzamenti e critiche.

Valutazioni dei brani in gara

Fra gli artisti che hanno ottenuto punteggi di eccellenza figurano:

  • Willie Peyote con “Grazie ma no grazie” (7)
  • Lucio Corsi con “Volevo essere un duro” (7)
  • Brunori Sas con “L’albero delle noci” (7.5)
  • Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con “La mia parola” (7-)

D’altro canto, le stroncature non sono mancate, portando a punteggi bassi per alcuni artisti come:

  • Marcella Bella con un NC
  • Gaia con un 4
  • Serena Brancale con un 4
  • Sarah Toscano con un 3

Critiche ai brani presentati

Le stroncature ai brani della manifestazione sono innumerevoli. Ecco alcuni esempi delle valutazioni negative:

Marcella Bella, «Pelle di diamante» s.v. Tentativo di rivisitare un successo degli anni Ottanta, il brano non ha convinto e risulta ingiudicabile.

Gaia, «Chiamo io chiami tu» 4. Una canzone che ripropone un tormentone pop con elementi market-oriented, ma che ha ricevuto un’accoglienza tiepida.

Serena Brancale, «Anema e core» 4-. Un reggaeton che sembra superfluo in quanto già esistono altre canzoni con lo stesso titolo.

Sarah Toscano, «Amarcord» 3. Un mix di suggestioni vintage che non riescono a trovare collocazione con il genere musicale proposto.

Scritto da Augusto Clerici
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