Il desiderio di un bambino di cambiare nome
La storia di un bambino di 6 anni, che ha manifestato la volontà di modificare il proprio nome, suscita interrogativi e riflessioni. Le scelte fatte dai genitori al momento della nascita pesano sulle identità dei figli, rendendo evidente come i nomi possano influenzare l’autopercezione e le relazioni sociali.
Una richiesta insolita
La vicenda è narrata dalla madre del bambino, il quale è arrivato nella sua famiglia circa tre anni e mezzo fa con il nome di Table. Per rispetto verso la madre biologica, la coppia ha deciso inizialmente di mantenere il suo nome. In un’epoca in cui i nomi esotici e non tradizionali stanno guadagnando sempre più terreno in Italia, la situazione di questo bambino, adottato da una famiglia, assume una connotazione particolare.
La reazione del bambino
Il piccolo, prossimamente a compiere 7 anni, ha cominciato a manifestare disagio riguardo al suo nome. A scuola, la situazione è divenuta insostenibile, poiché i compagni lo deridevano a causa di un nome che in inglese significa “tavolo”. Questo ha portato il bambino a smettere di utilizzare il nome Table, optando per il nome Michael Harrison, che preferisce.
Secondo la madre, quando il nome di battesimo viene pronunciato, il bambino reagisce con vera e propria rabbia, suggerendo che tale identità gli provoca cattivi pensieri.
La richiesta significativa
Con l’avvicinarsi del suo compleanno, il bambino ha espresso il desiderio di cambiare nome, non volendo festeggiare con regali o gite, ma desiderando semplicemente un nuovo nome che escluda il termine “table”. La madre ha rimarcato l’importanza di considerare i sentimenti del figlio, ponendo la questione a vari utenti, ricevendo reazioni generalmente positive.
Opinioni della comunità
I membri della comunità hanno risposto favorevolmente alla richiesta del bambino, sottolineando l’assenza di legame dei genitori con il nome originale. Le opinioni espresse dagli utenti includono:
- Un utente ha affermato che nessuno dei due genitori ha un attaccamento al nome, che causa disagio al bambino.
- Un altro ha suggerito che il cambio potrebbe essere considerato positivo, dato che il bambino ha ancora un cognome legato alla sua famiglia d’origine.