Gordon Ramsay, noto chef di fama internazionale, è costantemente impegnato nel programma Cucine da incubo. Tuttavia, è emerso un fenomeno piuttosto scoraggiante, definito come una sorta di “maledizione”. Infatti, un’inchiesta condotta da LADbible ha rivelato che l’80% dei ristoranti visitati dal chef nel corso delle sette stagioni del programma ha definitivamente chiuso i battenti.
Le statistiche allarmanti di “Cucine da incubo”
Cucine da incubo, conosciuto anche come Kitchen Nightmares, è stato trasmesso su Fox dal 2007 al 2014, parallelamente alla sua versione italiana, condotta da Antonino Cannavacciuolo e andata in onda su Real Time dal 2013 al 2019. Il programma ha riscosso un notevole successo negli Stati Uniti, tanto da influenzare la produzione di una versione italiana.
Nel contesto del programma, Gordon Ramsay è incaricato di salvare ristoranti in difficoltà, apportando cambiamenti radicali nei locali, nei menù e formando il personale. Le sue azioni non sembrano aver prodotto i risultati sperati, dato che solo il 20% dei ristoranti ha raggiunto un tasso di sopravvivenza.
Un’analisi ha mostrato che su un totale di 105 ristoranti visitati in diverse nazioni, tra cui Regno Unito e Stati Uniti, soltanto 19 sono ancora operativi, spesso con nuovi proprietari e nomi modificati. È importante notare che, oltre alle difficoltà imprenditoriali, la pandemia di Covid ha aggravato la situazione portando molte attività alla chiusura.
Risultati significativi
Alcuni dati chiave emersi dallo studio indicano che:
- Il tasso di sopravvivenza dei ristoranti è solo del 18%.
- La maggior parte dei locali che sono rimasti aperti hanno subito variazioni significative nella gestione.
- Ramsey, in risposta a tali statistiche, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale.
Nel 2023, il programma ha fatto il suo ritorno in televisione con l’ottava stagione, trasmessa su Fox dal mese di settembre al dicembre. L’emittente sta considerando la possibilità di nuovi episodi da presentare nella stagione 2024-2015, in attesa di comprendere le reazioni del pubblico.