Liam Payne: Scoppia il Caos in Hotel, Interviene la Polizia

Payne

chiamata alla polizia dall’hotel CasaSur di Buenos Aires

Un’emergenza si è verificata in un hotel argentino pochi istanti dopo la morte di Liam Payne. Un programma televisivo ha acquisito la registrazione di una telefonata effettuata da un receptionist del CasaSur, il quale ha contattato le autorità non per segnalare il decesso dell’artista, bensì per l’aggressività mostrata durante il suo soggiorno. L’operatore ha messo in evidenza come le preoccupazioni riguardassero comportamenti legati all’uso di sostanze stupefacenti, piuttosto che incidenti fatali. Si riferisce che la chiamata fosse finalizzata a contenere la situazione all’interno della struttura alberghiera.

Durante l’audio trasmesso, è possibile ascoltare il receptionist indicare: “Salve, vi chiamo dall’hotel CasaSur. Abbiamo un ospite che sta vivendo turbamenti legati a droghe e sta arrecando danni alla stanza, necessitiamo di assistenza immediata.” Questa segnalazione chiarisce i motivi per cui è stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

comportamento anomalo di Liam Payne

Le informazioni provenienti da fonti presenti sul luogo dell’incidente supportano la dinamica ricostruita. Secondo quanto riportato da TMZ, Payne aveva manifestato comportamenti irrequieti già nella hall dell’hotel, dove avrebbe provocato danni al proprio computer portatile. La cronaca descrive come Liam fosse in uno stato visibilmente alterato, tanto da attirare l’attenzione degli altri ospiti. Un’ulteriore chiamata al 911 era stata effettuata per segnalare un uomo descritto come “aggressivo”. Testimoni affermano che i comportamenti di Payne fossero motivo di crescente preoccupazione tra i presenti.

In sintesi, i dettagli sull’episodio nel suo insieme si suddividono nei seguenti punti chiave:

  • Chiamata al 911 per segnali di aggressività.
  • Comportamenti alterati evidenti nella hall dell’hotel.
  • Danni materiali al computer portatile dello stesso Payne.
  • Reazione di preoccupazione tra gli ospiti.
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Scritto da Augusto Clerici
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