Processo di Diddy e le denunce
Il procedimento giudiziario che coinvolge Diddy prenderà avvio il 5 maggio 2025. Fino a quella data, il rapper rimarrà in carcere, dopo che il giudice, supportato dall’accusa, ha rigettato la richiesta di libertà su cauzione. L’accusa ha presentato oltre 120 querele, di cui una parte significativa proviene da persone che, all’epoca dei fatti, erano minorenni. Tra queste, si segnala il caso di un uomo che, nel 1998, aveva soltanto 16 anni.
Accusa di violenza da parte di un ex minore
Un uomo ha denunciato Diddy, affermando di essere stato invitato nel 1998 al White Party tenuto dal rapper agli Hamptons. Questo individuo sostiene di possedere una fotografia che lo ritrae insieme a Diddy durante l’evento, ma quest’ultima non è stata divulgata. Secondo il racconto, il rapper mostrò un incontro di interesse nei suoi confronti, portandolo in un’area più appartata della villa, dove iniziò a parlare di futuro in ambito musicale. La situazione sarebbe poi degenerata quando Diddy chiese al giovane di abbassare i pantaloni, sostenendo che si trattasse di un rito di ingresso nel settore musicale. L’uomo ha affermato che successivamente si sarebbe verificata una violenza sessuale.
La denuncia è stata riportata anche da prestigiose testate, che hanno confermato il racconto di un altro uomo vittima di abusi da parte di Diddy. Quest’ultimo avrebbe portato il ragazzo in una stanza e, al rifiuto di collaborare, gli avrebbe fatto pressioni, domandandogli: «Non vuoi entrare nel music business?», prima di forzarlo.
Possibili sviluppi futuri
In prossimità della data di comparizione prevista per il 18 dicembre, si ipotizza l’emergere di ulteriori testimonianze e denunce relative ad abusi.
