marina la rosa: icona della televisione
Marina La Rosa è attualmente parte del cast di La Talpa, dove viene costantemente etichettata come una vera e propria “icona tv”. Questa designazione non è infondata, poiché nel 2000 era una figura molto apprezzata e desiderata nel panorama televisivo. In un’intervista rilasciata al settimanale Oggi, ha rivelato di guadagnare fino a 50 milioni di lire per ciascuna delle sue apparizioni in discoteca.
“Ci pagavano tutto cash, con le banconote stipate nei sacchi. Le guardavo in silenzio, a volte le spargevo sul letto dell’albergo: dicono che porti male, e infatti non è rimasto niente. Ho aiutato qualcuno, fatto lunghi viaggi, pagato affitti folli, ma non ho comprato niente di durevole. Non ci pensavi, a mettere via qualcosa. Durò due anni, quella follia. Quando i cachet diminuirono, mi sfilai. Perché il giochino era questo: ti metti accanto al deejay, tutti ti gridano “Faccela vedé, faccela toccà”, tu fai due sorrisi e te ne vai. Non era così gratificante”.
la carriera di marina la rosa: opportunità e sfide
Oltre a frequentare le discoteche, Marina La Rosa ha avuto l’opportunità di partecipare a svariati programmi televisivi, a competizioni di reality show come Reality Circus, L’Isola dei Famosi e La Talpa, oltre a recitare in produzioni teatrali e serie, tra cui Carabinieri e Terra Nostra. A un certo punto della sua carriera, ha scelto di allontanarsi da quell’ambiente, ritenendo scomodi certi aspetti.
il lato oscuro della fama
La decisione di allontanarsi dall’industria dell’intrattenimento è stata influenzata dalla sua reputazione di “gatta morta”, che spesso la portava a interazioni indesiderate. Marina ha raccontato: “Ogni volta che facevo un incontro per un film, purtroppo, il mio “stigma”, la mia fama di “gatta morta”, arrivava insieme a me e tutti, produttori, attori e registi, erano convinti che mi avrebbero portato a letto con uno schiocco di dita. Succede una, due, tre volte: alla quarta molli.”
“Non potevo denunciare, perché non erano i tempi giusti: avevano nomi grossissimi, chi avrebbe creduto alla “gatta morta”?”
Marina La Rosa non ha mai rivelato l’identità delle personalità di spicco coinvolte, mantenendo il riserbo su nomi e circostanze.