Shaila Gatta Accusa Esselunga? La Reazione del Grande Fratello Svela Tutto!

Shaila-Gatta-Esselunga

Negli anni di trasmissione del Grande Fratello, numerosi concorrenti si sono resi protagonisti di momenti imbarazzanti riguardo a sponsor e celebrità. Un episodio recente ha coinvolto la concorrente Shaila Gatta, che ha attirato l’attenzione per una dichiarazione poco felice riguardo a una famosa catena di supermercati. Durante una conversazione con il compagno di avventura Maxime Mbanda, è emerso il nome di Esselunga, suscitando immediatamente reazioni sui social.

l’episodio controverso di Shaila Gatta

Il dialogo tra Maxime e Shaila è iniziato in modo innocente, quando il primo ha chiesto alla giovane come si spostasse in città. In risposta, Shaila ha esposto le sue abitudini quotidiane, specificando che preferisce utilizzare i mezzi pubblici quando il clima è favorevole. La conversazione è presto degenerata in un’affermazione controversa.

la frase incriminata sul supermercato

Maxime ha interpellato Shaila chiedendo se frequentasse Esselunga, ricevendo una risposta sorprendente. La concorrente ha affermato: “Ma no i fes*i vanno a fare la spesa a …”, lasciando intendere qualcosa di discutibile. Prima che la frase venisse completata, il Grande Fratello ha prontamente intervenuto, mutando l’audio.

Questo intervento ha generato un acceso dibattito sui social, dove molti hanno interpretato la frase come un’offesa a coloro che fanno la spesa presso la catena menzionata. Diverse reazioni si sono susseguite, con utenti che hanno fatto riferimento all’incidente e alcuni che hanno addirittura contattato Esselunga per richiedere un intervento.

le reazioni sui social media

Dopo l’episodio, le opinioni degli utenti si sono divise. Molti hanno attaccato Shaila per le sue affermazioni, mentre altri hanno difeso il suo punto di vista. Nonostante il malinteso, c’è stata una notevole quantità di umorismo, con alcuni hater che si sono trasformati in sostenitori della catena di supermercati.

  • Maxime Mbanda
  • Shaila Gatta
Scritto da Augusto Clerici
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