Molteplici sono i racconti di coloro che hanno avuto la fortuna di vincere cifre milionarie alla Lotteria, la maggior parte dei quali condivide una scelta significativa: abbandonare il proprio impiego. Questa decisone stemma principalmente dal fatto che la maggior parte lavora al fine di percepire uno stipendio, piuttosto che per passione. Nonostante ciò, secondo Mark Gardiner, in una recente intervista rilasciata al Daily Mail, ciò rappresenta un errore. Egli racconta di come, negli anni ’90, sia risultato vincitore di oltre 22 milioni alla National Lottery del Regno Unito, somma condivisa con Paul Maddison, co-gestore di una piccola impresa di produzione del vetro. Al contrario di Maddison, che scelse di ritirarsi a vita privata, Gardiner decise di proseguire il lavoro, convincendosi che, prima di prendere qualsiasi decisione, era necessario prendersi il giusto tempo.
Oggigiorno, all’età di 61 anni, l’uomo conduce ancora l’azienda fondata nel 1991, testimoniando una gestione oculata della vincita che gli ha consentito di mantenersi economicamente stabile e mentalmente sano.
la decisione di non abbandonare il lavoro post-vincita lotteria
Nonostante la vita agiata, tra case lussuose, auto da corsa, proprietà nelle Barbados e uno yacht, Gardiner ha sapientemente gestito le sue finanze, evitando di dilapidare completamente la vincita. Il vincitore ha confessato gli scetticismi legati alle difficoltà familiari e relazionali, nonché investimenti azzardati tipici di chi si trova all’improvviso a gestire una fortuna. “Quando ho vinto, la mia azienda non era in crisi, eppur avevamo dei periodi finanziari tesi”, ha ammesso Gardiner, evidenziando la normalità dei cicli d’affari.
Curiosamente, la notorietà acquisita post-vincita ha portato Gardiner a ricevere lettere da sconosciute che proponevano matrimonio, sollecitazioni economiche da familiari e conoscenti di lunga data. Nonostante il gesto generoso verso i pochi amici fidati, assistette all’allontanamento di tutti, inclusi Maddison, compagno di vincita e un tempo amico con cui non parlava da 28 anni.
