Assunzione a Sorpresa: Perché ho Scelto una Candidata che ha Fallito il Colloquio

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La decisione di una dirigente aziendale di impiegare una candidata nonostante il suo colloquio di lavoro difficile ha suscitato notevole interesse su LinkedIn, raccogliendo l’ammirazione di migliaia di utenti. La lezione appresa dimostra quanto possa essere ingannevole affidarsi alle sole prime impressioni.

Si dice che si abbiano solamente sette secondi per fare una buona prima impressione. In contesti professionali, questo si traduce normalmente in due opportunità fondamentali: la presentazione di un curriculum vitae curato e un colloquio di lavoro in cui emergano sicurezza e determinazione. Ma cosa accade quando un candidato non riesce a impressionare durante l’intervista? Spesso, la conseguenza è la non ammissione al lavoro. Inoltre, il nervosismo eccessivo in una fase di selezione fa sorgere il dubbio sulla capacità di gestire situazioni di stress una volta assunti.

Brigette Hyacinth, CEO di Leadership EQ, ha condiviso una situazione emblematica dove, nonostante un colloquio difficile, si è scelto di puntare su una candidata ritenuta ideale per la posizione vacante. Inizialmente, il colloquio si era rivelato estremamente problematico, con la candidata incapace di esprimersi a causa della tensione. Nonostante ciò, Hyacinth ha percepito la candidata come la più adeguata per il ruolo.

Una scommessa sul potenziale nascosto

Hyacinth ha affidato alla candidata un contratto di sei mesi, prevedendo un’eventuale assunzione definitiva in base ai risultati conseguiti. Questa decisione si è rivelata vincente: la candidata ha dimostrato, nel tempo, di essere una delle lavoratrici più efficienti. La sua storia sottolinea l’importanza di non giudicare le competenze di un candidato esclusivamente attraverso le prestazioni in un colloquio, riconoscendo che il vero potenziale può emergere soltanto in seguito.

Il caso ha destato grande interesse su LinkedIn, ottenendo oltre 95.000 reazioni e numerosi commenti positivi. Tra questi, uno in particolare metteva in evidenza come, al contrario, alcuni candidati che eccellono durante il colloquio possano poi rivelarsi meno performanti del previsto una volta assunti. Questo suggerisce l’importanza di affidarsi anche all’istinto nella scelta dei potenziali dipendenti, superando la mera valutazione delle abilità comunicative superficiali.

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Scritto da wp_3563611
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