La Mia Dolce Vendetta in Aereo: Quando il Finestrino Non Rimane Chiuso

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Viaggiare in aereo nasconde spesso piccole grandi sfide, come quella legata alla scelta del posto. Tra la suggestione offerta dal finestrino e la praticità garantita dal posto corridoio, la preferenza diventa fonte di dilemmi. Le compagnie aeree, però, offrono l’opzione di scegliere anticipatamente il proprio posto, dietro un supplemento. Resta il fatto che il non aver pagato questo extra porta spesso i passeggeri a trovarsi nel meno ambito posto centrale. Un racconto recente mette in luce proprio una di queste situazioni, dove la disputa tra due donne per il controllo del finestrino ha preso una piega decisamente inaspettata.

il litigio tra due donne in aereo per il finestrino

In un volo domestico di breve durata, una passeggera affiliata al finestrino ha vissuto un’esperienza peculiare. La donna al suo fianco, anziché godersi il viaggio, ha ripetutamente abbassato il finestrino, intrudendo nello spazio personale altrui senza esprimere alcuna richiesta verbale. Sebbene l’azione di abbassare il finestrino potesse sembrare innocua, per il volo di poco più di 60 minuti non vi era effettiva necessità di oscuramento, rendendo l’azione percepita come mera voglia di dare fastidio. Questo gesto ha incluso l’uso di cuffie per tutta la durata del volo, accentuando l’indifferenza per il contesto circostante. La frustrazione per il continuo abbassamento del finestrino da parte dell’altra passeggera ha spinto la narratrice a elaborare una vendetta tanto originale quanto fastidiosa.

la vendetta

Contrariata dall’atteggiamento della donna al suo fianco, la passeggera ha deciso di attivare la luce di lettura sopra di sé. In modo più creativo, ha posizionato le mani in modo che la luce riflettesse sul suo orologio, per poi dirottare il fascio luminoso direttamente agli occhi dell’intrusa. Questo piccolo ma incessante disturbo è proseguito per l’intera durata del volo. Al suo termine, ha colto l’occasione per esprimere personalmente il disappunto, sottolineando il dovere di rispetto reciproco e il diritto alla propria autonomia spaziale, in una sorta di monito per i futuri viaggi.

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Scritto da wp_3563611
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