La condizione di esistenza in Svizzera per quanto riguarda l’uso delle lavatrici ha catturato l’attenzione e generato sorpresa tra coloro che si sono trasferiti nel paese per motivi di lavoro.
La Svizzera, classificandosi al sesto posto nella classifica delle nazioni più ricche basata unicamente sul PIL pro-capite, presenta un contesto economico florido malgrado gli impatti dell’inflazione e incidenti finanziari che hanno leggermente offuscato la sua immagine. Un’economia forte attrae lavoratori da tutto il continente europeo, in cerca di stipendi maggiori nonostante il costo della vita elevato. Tra questi, Queralt Vidal, originaria della Spagna, ha esposto la sua esperienza relativa all’uso delle lavatrici.
il curioso sistema di lavaggio svizzero
In Svizzera, abitare in un condominio implica l’impossibilità di possedere una lavatrice personale all’interno del proprio appartamento. Invece, è previsto l’utilizzo di una lavatrice condivisa – situata solitamente nel seminterrato dell’edificio – a cui ciascun condomino accede attraverso un sistema programmato e mediante una chiave ricaricabile. Il costo per sessione si aggira intorno ai 2€, con possibilità di ricaricare la chiave con importi di 10, 20 o 50€. Ognuno ha assegnato un giorno e orario specifico per il lavaggio, organizzando così la propria settimana in base a questo calendario.
Nonostante la bellezza del paese, questa situazione ha portato Queralt Vidal a esprimere una certa perplessità: “Svizzera, sei un paese bellissimo, ma non posso credere di non avere una lavatrice dentro casa. Non mi sembra una cosa da primo mondo.” La questione si fa ancora più complessa quando emergono necessità improvvise o improrogabili di lavaggio.
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