La performance della band spagnola Nebulossa all’Eurovision Song Contest 2024 ha sollevato un vespaio di polemiche, principalmente a causa del brano “Zorra”, presentato dai vincitori dell’ultimo Festival musicale di Benidorm. Questo gruppo è formato da María “Mery” Bas e Mark Dasousa, divenuti noti per la loro musica e la loro relazione sentimentale. Inoltre, il loro nome artistico, inspirato dalle formazioni astronomiche, si riconnette a una specifica visita all’osservatorio astronomico di Rialp in Catalogna.
La controversia deriva dalla duplice accezione del titolo della canzone: se da un lato “Zorra” in spagnolo indica una femmina di volpe, dall’altro ha un significato dispregiativo usato per offendere le donne, cosa che ha scatenato accuse di contenuto offensivo e misogino contro il duo spagnolo. Nonostante ciò, la polemica non ha risparmiato nemmeno l’Italia, dove persino Cristiano Malgioglio ha espresso disappunto per il brano.
la reinterpretazione di “zorra”
Al di là delle polemiche, i Nebulossa hanno cercato di spiegare che la scelta del brano “Zorra” aveva un intento ben diverso: quello di rivendicare e trasformare un insulto in un concetto positivo. Secondo Mery Bas la canzone è una forma di “terapia”, un modo per elaborare le umiliazioni sofferte dalle donne in situazioni di relazioni tossiche.
Inoltre, la band ha confermato che “Zorra” è anche un omaggio a Manuela Trasobares, artista e politica nota per essere stata la prima consigliera comunale transessuale, la cui estetica è stata citata nel video musicale. Il riconoscimento pubblico da parte di Trasobares ha sottolineato come l’incomprensione generale del testo sia più un problema di chiusura mentale che di messaggio intrinseco.
L’impegno di Nebulossa per le questioni sociali è evidente anche nelle scelte artistiche e nelle performance, come quella al Benidorm Fest, dove hanno richiamato un famoso discorso di Trasobares del 1997, simbolo di protesta contro le pressioni della società.
