La storia dei genitori di Alfredino Rampi è segnata da molteplici tragedie, come illustrato nella fiction “Alfredino Una Storia Italiana” trasmessa su Raiuno. Franca Bizzarri e Ferdinando Rampi, oltre ad Alfredino, avevano un secondo figlio, Riccardo, che all’epoca dei fatti aveva appena due anni. Nato nel 1979, anche la vita di Riccardo ha avuto un tragico epilogo molti anni dopo. Il fratello minore di Alfredino è morto a soli 36 anni, nel 2015, in seguito a un improvviso infarto. La tragedia si è consumata il 20 maggio 2015, mentre Riccardo si trovava fuori da una discoteca a Roma durante la celebrazione di un addio al celibato. Alcuni testimoni raccontano di averlo visto barcollare e allontanarsi dal gruppo, pensando avesse semplicemente bevuto troppo. Una volta uscito dal locale per prendere aria, Riccardo è crollato al suolo, vittima di un attacco cardiaco. Riccardo Rampi, impiegato di professione, aveva due figlie piccole, Sofia di 1 anno ed Elisa di 4 anni. La moglie di Riccardo, Roberta, è la madre delle due bambine.
Oltre alla sua attività lavorativa, Riccardo talvolta collaborava con i genitori nella gestione del Centro Alfredo Rampi, una Onlus fondata in memoria del fratello maggiore. Il centro è diventato nel tempo un importante punto di riferimento per la formazione dei soccorritori, collaborando anche con il Comune di Roma e la polizia in diverse iniziative di sensibilizzazione.
riccardo rampi e la lapide profanata
La tomba di Riccardo Rampi, ubicata accanto a quella di Alfredino, è stata oggetto di un atto vandalico nel maggio 2022, lo stesso mese in cui Riccardo perse la vita. La lapide è stata imbrattata da svastiche e insulti, un gesto vile che ha profondamente colpito Franca Rampi e la comunità. La madre, Franca, ha dichiarato che accanto alla foto del figlio erano state scritte anche offese dirette. Numerosi politici e personalità pubbliche hanno partecipato ai funerali di Riccardo, che si sono tenuti nella chiesa del Bambin Gesù di Montesacro. L’omelia del parroco è stata particolarmente toccante, ponendo l’accento sull’insensatezza della morte e sulla presenza consolatoria di Dio nel dolore.